di Eirene Campagna
Modernità per immagini – Un atlante in venti parole
a cura di Chiara Savettieri
ISBN: 9788829020324
Anno: 2023
188 pagine
Un atlante in venti parole chiave, selezionate nell’ampia gamma del linguaggio artistico, parole e temi ricorrenti che si snodano in una galleria di immagini, il cui ambito cronologico non a caso va dal XV al XVIII secolo. È quello infatti il periodo artistico, definito dagli storici come “età moderna”, che viene preso in esame in una trattazione nella quale la dimensione visiva è protagonista nel percorso presentato.
La curatrice del volume Chiara Savettieri, adottando la tipologia dell’atlante, si propone di ricostruire alcuni percorsi della modernità, attraverso le immagini, che spesso hanno più di ogni altra cosa la capacità di attirare e attivare immediatamente le facoltà mentali, le quali a loro volta decodificano un tema centrale a cui ogni elemento del dato visivo si riferisce. Essa stessa scrive nelle prime righe dell’introduzione: «L’atlante costituisce una tipologia precisa, non solo dal punto di vista editoriale, ma anche metodologico ed ermeneutico», per poi citare l’Atlante della memoria di Aby Warburg, uno tra gli atlanti più celebri della storiografia artistica, un chiaro esempio in cui la presenza delle immagini conferisce al documento scritto anche la natura del dispositivo consentendo agli spettatori/lettori di comprendere le sfaccettature e le complessità di specifiche modalità espressive nella storia dell’arte.
Qui le immagini come riflesso della cultura del loro tempo, realizzate da artisti che, usando le categorie di forma e colore, catturano qualcosa di universalmente significante, rendono la forma visiva un elemento di centralità, al quale viene riconosciuto un imprescindibile ed autonomo valore conoscitivo ed espressivo. La visione, quindi, andando oltre alla mera registrazione meccanica di elementi, assume un ruolo più efficace della parola, quest’ultima subordinata all’attesa che la mente distilli i concetti e le idee dall’esperienza.
Le forme visive contano per quanto esse ci dicono, ci aiutano a comprendere le cose avvalendoci di ciò che i sensi ci dicono di loro, gli occhi in particolare, quale principale strumento mediante il quale identificare immagini di cui ravvisare rapidamente il significato in ciò che vediamo.
A partire da queste considerazioni, comprendiamo la scelta della curatrice sulla tipologia dell’atlante, nel quale essa presenta una selezione mirata di venti lemmi particolarmente significativi in virtù nella loro espressione emblematica e originale nel mondo della visualità.
La selezione è stata operata in modo tale da approfondire tematiche finalizzate a mettere in evidenza gli sviluppi operati nel periodo culturale e artistico inerente all’età moderna.
Per ogni scheda, comprendente il lemma con le relative tavole di illustrazioni, accompagnate da brevi testi didascalici vengono proposte dai vari autori anche delle considerazioni di carattere critico e conoscitivo. I vari lemmi sono direttamente o indirettamente legati allo sviluppo della storia dell’arte, trattandosi per lo più di temi e soggetti proposti dagli artisti nelle diverse fasi cronologiche di sviluppo e di diffusione dei generi che hanno attraversato i secoli interessati, come ad esempio il genere del paesaggio, lo studio anatomico del corpo umano, il tema della melanconia o quello della catastrofe, e così via. L’immagine qui viene pensata dalle autrici e dagli autori del volume come fattore di storia, secondo l’idea di Carlo Ludovico Ragghianti, per cui una singola immagine può rappresentare direttamente la cultura senza la mediazione della parola. Ma, allo stesso tempo, si vuole dare pari dignità al linguaggio visivo e a quello verbale, avendo così l’impressione che immagini e parole si completino, fornendosi a vicenda delle chiavi interpretative.